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I 7 buoni motivi per iniziare ad esportare a Hong Kong
6 Ottobre 2017
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- Anche se Hong Kong è una regione speciale amministrativa della Cina, i suoi numeri sono così elevati da meritare una particolare attenzione nel panorama mondiale. Come Singapore, Hong Kong possiede un’area densamente abitata: i suoi abitanti (7 milioni) sono concentrati in una superficie di 1.140 kmq. Gode di una fitta rete di scambi con l’estero e, secondo recenti statistiche, molte aziende italiane stanno aprendo, o hanno aperto già da anni, le loro sedi estere sul territorio.
- Con un prodotto interno lordo di 320,9 miliardi di dollari e un tasso di crescita costante del 2%, essa si posiziona tra le regioni più ricche d’Oriente. Le importazioni sono nettamente superiori alle esportazioni, con valori pari a 577 miliardi di dollari, contro 138 miliardi di import.
- Hong Kong è uno dei paesi orientali con la maggior apertura verso gli scambi economici con altri stati: con una tassazione molto bassa e rappresentando uno dei maggiori centri finanziari d’Oriente, la regione risulta un appetibile punto di partenza per chi vuole avviare un progetto di commercio estero.
- La regione rappresenta la terza destinazione delle merci italiane in Oriente, preceduto da Cina e Giappone. E i numeri continuano ad aumentare! Secondo i dati ISTAT, nel primo trimestre del 2017, l’export italiano a Hong Kong è cresciuto dell’8,9%, con un valore complessivo di beni che raggiunge i 3,01 miliardi di euro. Questa crescita ha toccato tutti i principali settori dell’export italiano, ma sicuramente i settori che hanno giovato di più di questa crescita sono l’abbigliamento e la gioielleria.
- Al primo posto, l’export di articoli di abbigliamento è cresciuto del +9,8% rispetto all’anno scorso, che si stima essere attorno ai 670 milioni di euro. Infatti, molte imprese della moda hanno iniziato a vendere a Hong Kong, aprendo nuove sedi e nuovi showroom nel cuore della città.
- Al secondo posto, gli accessori in pelle si confermano sempre un cavallo di battaglia italiano in Oriente. Sempre rispetto all’anno scorso, è stato possibile assistere a una crescita del 5,3%, con un valore complessivo di 630 milioni di euro.
- Sul podio, al terzo posto si classifica il settore della gioielleria e oreficeria, i cui scambi commerciali con Hong Kong si aggirano attorno ai 381 milioni di euro, osservando un aumento del +13,7% rispetto all’anno precedente.