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Cosa fare se la tua azienda è in crisi?
Quando un’azienda è in crisi le scelte immediate sono cruciali.
Tuttavia, per compiere scelte rapide ed importanti per salvare un’azienda dal fallimento non si può prescindere da un background di conoscenze relative al contesto ambientale e ad una pianificazione strategica opportuna.
La crisi aziendale richiede valori quali rapidità di risposta, immediatezza operativa, velocità di transazioni, competenza nella risoluzione e razionalizzazione delle risorse tecniche e umane.
Quando si parla di crisi si intende generalmente un cambiamento connotato negativamente che genera un movimento complesso nell’azienda e che determina l’urgenza di un’immediata capacità decisionale, unita alla necessità di scegliere le modalità più appropriate per affrontare l’imprevisto.
Il calo di fatturato, le difficoltà negli incassi e la stretta creditizia hanno messo in ginocchio aziende, imprenditori, professionisti.
Quali sono le azioni da fare per sopravvivere ed evitare il fallimento?
Nei casi di crisi aziendale, l’intervento di un manager temporaneo è spesso la soluzione più efficace.
Un manager esterno ha di solito un approccio pratico e concreto, senza essere coinvolto da relazioni personali interne o da vissuti aziendali, avendo come unico obiettivo il risultato duraturo nei tempi più brevi.
In termini di filosofia aziendale e manageriale l’azienda in crisi dovrebbe imparare a:
- Accettare il cambiamento
Accetta quello che non puoi cambiare e tira fuori il coraggio per cambiare quello che puoi. Queste sono cose che non dipendono dalla crisi, ma da te.
Il cambiamento si verifica sempre, in modo costante e in qualsiasi mercato; inoltre le cose cambiano in maniera sempre più veloce e a volte in modo devastante.
Per non soccombere al cambiamento bisognerebbe considerarlo come la normalità, piuttosto che un evento straordinario. La cosa migliore sarebbe anticiparlo proprio grazie alle innovazioni che un’azienda può apportare al suo mercato.
Se le cose cambiano, anche l’azienda deve cambiare e vedere nel cambiamento una opportunità anziché una minaccia. Un’azienda abituata al cambiamento non lo subisce, lo affronta.
- Innovare
Philip Kotler dice:“Il modo migliore per battere i propri concorrenti è attaccare prima se stessi. E’ indispensabile impegnarsi al massimo per rendere la propria linea di prodotti obsoleta prima che lo facciano i concorrenti.”
L’innovazione non si limita esclusivamente ai prodotti o ai servizi, ma riguarda anche la creazione di nuovi modelli di business.
Non serve per forza inventare un prodotto rivoluzionario per differenziare la tua azienda dai concorrenti (e renderla preferibile).
Lo schema realizzato da Philip Kotler, guru consacrato del marketing, che riporta gli aspetti in cui si può differenziare un’azienda:
- PRODOTTO:
- caratteristiche, performance, standard, durevolezza, affidabilità, riparabilità, stile, design
- SERVIZIO:
- consegna, installazione, addestramento del cliente, consulenza, riparazione
- PERSONALE:
- competenza, cortesia, credibilità, affidabilità, sensibilità, comunicativa
- IMMAGINE:
- simboli, mezzi di comunicazione scritti e audiovisivi, atmosfera, eventi
La chiave di tutto per un’azienda in crisi è il marketing perché prima di fare qualsiasi “mossa” serve acquisire le giuste informazioni sul mercato, i concorrenti, le innovazioni tecnologiche.
Un’azienda che usa il marketing solo alla fine del processo produttivo ed organizzativo – ad esempio riponendo tutte le speranze in una campagna pubblicitaria “d’effetto” – commette un gravissimo errore: prima bisogna capire cosa produrre, come produrlo, a chi distribuirlo e solo dopo si può mettere in moto la catena di montaggio.
5 consigli pratici per affrontare la crisi di un’azienda
- Analizzare le risorse finanziarie da investire nell’attività
Fare un’analisi puntuale e obiettiva dell’entità del proprio patrimonio (conti correnti, immobili, investimenti vari).
Verificare anche le garanzie prestateper stimare quanto, del proprio patrimonio, è ancora disponibile e quanto i creditori sono propensi alla conservazione dell’azienda per recuperare i propri crediti.
- Pianificare scrupolosamente la gestione finanziaria dell’impresa
Significa che la liquidità che proviene dalla gestione corrente deve essere sufficiente per rimborsare i debiti, far fronte agli impegni in scadenza e prevenire il rischio di insolvenza.
Gli interventi urgenti da fare sono: ridurre i costi e il magazzino, selezionare i debiti scaduti da pagare, evitare scoperti prolungati con la stessa banca, fare una gestione continuativa del cash flow aziendale (la differenza tra tutte le entrate e le uscite di cassa).
- Fare un piano industriale attendibile e sostenibile
Costruire un business plan o un bilancio previsionale di budget o un conto economico che evidenzi i costi, i ricavi e il reddito dell’azienda per determinare gli obiettivi aziendali, quantificare i bisogni finanziari, identificare i valori sensibili da tenere sotto controllo.
- Fase di ristrutturazione immediata
L’altro passo importante è attuare la fase di ristrutturazione dell’azienda: una volta comprese le mosse da fare, bisogna agire immediatamente.
- Monitorare costantemente costi e flussi di cassa
Piani di rientro, richiesta di nuovi finanziamenti, negoziazione di nuove condizioni contrattuali possono essere soddisfatti solo se vengono rispettate le pianificazioni già avviate e la continuità aziendale. L’imprenditore deve tenere sotto controllo costi e flussi di cassa e intervenire prima che questi possano mettere a repentaglio gli sforzi fatti.