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4 consigli per esportare con successo il Food & Wine Made in Italy
Di sicuro ciò che caratterizza le aziende che riescono ad ottenere risultati dal processo di internazionalizzazione sono la preparazione e la consapevolezza con cui azienda e direzione manageriale affrontano questa sfida.
Si tratta di Business: l’unico approccio possibile è essere realisti ed oggettivi, non innamorarsi dei propri sogni e dei propri prodotti, ma analizzare la situazione aziendale con occhi distaccati. Sicuramente una consulenza esterna di professionisti del settore è il primo valido passo da compiere prima di cominciare a pensare all’esportazione dei propri prodotti.
Il comparto enogastronomico italiano, il settore Food & Wine, vero fiore all’occhiello del Made in Italy nel mondo ha ancora grandi margini di crescita, soprattutto per piccoli e medi produttori italiani, portatori di eccellenze e sapienze secolari. I Vini e i Cibi italiani hanno un successo crescente nel mondo, soprattutto nei mercati in forte espansione come Cina e Russia.
Per cogliere queste concrete e interessanti opportunità di sviluppo e commercio con l’estero è però necessario conoscere bene le regole dei mercati internazionali e sviluppare una strategia aziendale coerente e vincente.
Globe Italy può essere il partner ideale delle aziende italiane del Food & Wine per esportare i loro prodotti nel mondo, grazie ai servizi professionali di consulenza aziendale che può mettere in campo.
In questo articolo troverai:
- LA SITUAZIONE DEL FOOD & WINE ITALIANO
- 4 CONSIGLI PER ESPORTARE CON SUCCESSO
- I SERVIZI DI GLOBE ITALY PER AIUTARE LA TUA AZIENDA AD ESPORTARE
Food & Wine: la situazione dell’export di vino italiano
L’Italia ha sicuramente numerosi prodotti di qualità nel settore enogastronomico e agroalimentare (Food & Wine) ed enormi potenzialità per riuscire a vendere nei mercati esteri.
Gli ultimi trend dei mercati per il settore vitivinicolo rivelano che negli ultimi 4 anni, dal 2009 al 2013, hanno chiuso ben 5.353 aziende vitivinicole italiane. Allo stesso tempo però i dati rivelano che il consumo di vino nel mondo, negli stessi anni, è rimasto abbastanza stabile e non ha subito cali.
Dal 2010 al 2013, le aziende vitivinicole italiane hanno subìto un calo nell’esportazione pari al -7,90% (in termini di quantità) a vantaggio di altri Paesi sia Europei che Extra Europei che hanno incrementato il proprio volume di esportazione.
Allo stesso tempo però il fatturato derivato dall’esportazione è cresciuto e questo perché il costo medio al litro del vino italiano è aumentato del 39,79%.
Questi dati possono essere interpretati come una situazione di difficoltà per le aziende Food & Wine italiane nell’esportazione verso i mercati esteri dato dal fatto che, per far fronte ad un calo quantitativo delle esportazioni, si è reso necessario un incremento del costo di vendita. Ma è importante ricordare che la crisi ha colpito tutti i mercati, quindi la domanda è: quanto potrà durare ancora questa situazione prima che i clienti esteri delle aziende vitivinicole italiane scelgano di rivolgersi ad altri fornitori più convenienti?
Uno degli errori più diffusi che gli imprenditori italiani in generale commettono è quello di non coltivare il cliente. Spesso la tendenza è quella di vendere piccoli quantitativi in mercati diversi e questo equivale ad essere “nessuno dappertutto”. Le aziende italiane che vogliono impostare un piano di internazionalizzazione efficace, che porti risultati a lungo termine, devono avere un approccio verticale e cercare di mettere radici in uno specifico mercato: continuando a cercare nuovi clienti senza coltivare quelli già acquisiti c’è il rischio concreto di perdere clienti molto presto.
4 consigli per l’esportazione: l’internazionalizzazione del Food & Wine Made in Italy
Per conquistare un mercato estero non basta avere un buon prodotto, serve sapere come esportarlo ed esportare un prodotto vuol dire molto di più che “vendere all’estero”.
In Italia ci sono molte aziende che circa 6/7 anni fa hanno deciso di andare nei mercati esteri: sono le stesse aziende che oggi non subiscono la crisi economica globale, anzi, hanno raddoppiato il fatturato negli ultimi tre anni e assumono. Non è vero che in Italia le cose debbano andare male per forza, le cose possono andare bene se si sa come farle e se ci si vuole impegnare davvero per raggiungere il risultato.
I mercati esteri possono offrire grandi opportunità: il servizio di internazionalizzazione di Globe Italy offre assistenza “su misura” per inserirsi e competere sui mercati esteri rispondendo alle specifiche esigenze delle aziende.
Tante aziende oggi cominciano a parlare di “andare all’estero” perché, in un momento difficile come quello attuale, scelgono di risollevarsi da una situazione di crisi con l’esportazione.
È vero che l’unico modo per affrontare la crisi è attaccare, ma è altrettanto vero che andare all’estero per salvare un’azienda in crisi è un ulteriore modo di farsi del male.
Il processo di internazionalizzazione va avviato quando l’azienda è sana e sta bene perché è ovvio che andare all’estero presuppone avere la possibilità di investire.
LE 4 AREE DI INTERVENTO PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONE
Sulla percezione del brand Made in Italy all’estero esistono pareri autorevoli e anche discordanti:
- c’è chi sostiene che il brand Italia sia fortemente apprezzato all’estero (seppure accompagnato da una certa diffidenza per la ridotta preparazione che molti imprenditori dimostrano quando si relazionano con i mercati esteri);
- di contro c’è chi afferma che il mito del Made in Italy sia una percezione tutta italiana falsata dalla comunicazione dei mass media e che in realtà, nel mondo, questo sia vero solo ed esclusivamente per pochissimi esclusivi grandi marchi come possono essere Valentino, Prada e Ferrari.
Di sicuro ciò che caratterizza le aziende che riescono ad ottenere risultati dal processo di internazionalizzazione sono la preparazione e la consapevolezza con cui azienda e direzione manageriale affrontano questa sfida.
Si tratta di Business: l’unico approccio possibile è essere realisti ed oggettivi, non innamorarsi dei propri sogni e dei propri prodotti, ma analizzare la situazione aziendale con occhi distaccati. Sicuramente una consulenza esterna di professionisti del settore è il primo valido passo da compiere prima di cominciare a pensare all’esportazione dei propri prodotti.
Per avviare un processo di internazionalizzazione l’azienda deve innanzitutto affrontare un’autoanalisi e porsi domande di autovalutazione:
- Voglio andare all’estero per sopravvivere o voglio andare all’estero per crescere?
- Ho budget da investire in termini di soldi e tempo?
- I miei prodotti hanno le caratteristiche per essere apprezzati all’estero?
- La mia produzione ha dimensioni tali da lavorare su un mercato planetario e soddisfare le richieste di grandi quantitativi?
Ogni imprenditore è innamorato del proprio prodotto, ma è fondamentale riuscire a valutarsi in modo oggettivo, essere onesti con se stessi e guardarsi con gli occhi degli altri.
Ecco perché è fortemente consigliato rivolgersi ad una società specializzata nella pianificazione e nella strategia mirata a lanciare un piano di internazionalizzazione dell’azienda.
L’IMPRESA
L’internazionalizzazione d’impresa riguarda due argomenti: l’export e l’impresa.
È dall’impresa che serve partire per una buona strategia di internazionalizzazione: spesso piani di internazionalizzazione strepitosi portano a risultati fallimentari semplicemente perché non hanno tenuto conto dell’IMPRESA.
Capita spesso che l’azienda venga a conoscenza di aspetti ed informazioni importanti sul suo stato di salute solo durante il check-up aziendale di valutazione che i consulenti esterni mettono in atto in maniera preliminare per verificare l’effettivo potenziale di internazionalizzazione dell’azienda specifica.
Inoltre l’impresa, intesa come direzione aziendale, ha un peso pari al 90% nel successo di un processo di internazionalizzazione: requisito imprescindibile è che l’imprenditore sia disposto ad effettuare degli investimenti in termini di denaro e di tempo.
I risultati non arrivano mai nell’immediato: bisogna avere pazienza e disponibilità ad imparare dalle informazioni che, durante il percorso, i mercati esteri restituiscono all’azienda investitrice la quale deve essere abile ad aggiustare il tiro adeguando in modo flessibile processi, rete commerciale, offerta.
LA FORMAZIONE E LE COMPETENZE
L’azienda deve chiedersi se al suo interno ha le competenze necessarie per affrontare l’esperienza del business all’estero e deve prepararsi prima di lanciarsi nel nuovo business affidandosi a chi è competente.
Il primo investimento per l’azienda che vuole esportare è l’investimento nella formazione per ottenere le competenze minime necessarie in:
- Commercio internazionale
- Conoscenze linguistiche professionali
- Marketing, Marketing Internazionale, Multiculturalità
IL PRODOTTO E LA PROMOZIONE
Ogni imprenditore pensa di avere un buon prodotto e l’errore conseguente a questa legittima convinzione è pensare che un buon prodotto si venda da solo. Niente di più sbagliato.
Per vendere all’estero bisogna farsi conoscere ed essere pronti a reggere gli urti.
Le basi degli investimenti in promozione sono:
- Fiere
- Web
FARE RETE, FARE SISTEMA
La piccola media impresa italiana ha un grande potenziale, ma l’internazionalizzazione comporta sempre dei rischi.
Uno dei modi migliori per massimizzare le opportunità e ridurre i rischi è quello di fare rete e creare sinergie con altre strutture e, perché no, anche con le aziende concorrenti: unire le forze aiuta a raccogliere più risultati e consente di avere più risposte da poter dare al mercato estero.
I SERVIZI DI GLOBE ITALY PER AIUTARE LA TUA AZIENDA AD ESPORTARE: IL PARTNER IDEALE PER PORTARE IL VINO E IL CIBO ITALIANO NEL MONDO
Il partner ideale per l’internalizzazione e l’export del Food & Wine italiano nel mondo ha conoscenza e percezione dei potenziali clienti e del prodotto sul mercato di riferimento e si pone obiettivi concreti e realizzabili in funzione dell’azienda specifica e dell’effettiva domanda degli importatori.
Il partner ideale per l’internalizzazione e l’export del Food & Wine italiano nel mondo:
- opera con un servizio personalizzato e un piano di azione realizzato su misura della singola azienda, partendo da una pianificazione e strategia mirata
- svolge attività di export per la gestione operativa e/o lo sviluppo di specifici clienti e/o mercati, in collaborazione con l’Azienda secondo gli obiettivi prefissati
- condivide con l’azienda obiettivi e risultati in un’ottica di medio/lungo periodo per risultati continuativi e duraturi nel tempo
- effettua ricerche e analisi di mercato e di potenziali Clienti nei Paesi esteri
- è in grado di aggregare più produttori artigianali, partner aziendali e/o agenti per formare un portafoglio più visibile agli importatori esteri offrendo loro una selezione “curata” di prodotti con adeguato rapporto qualità/prezzo
- consente di fare più azioni sul territorio estero: missioni, fiere, expo, incontri di settore
- affianca l’Azienda nelle visite ai Clienti-mercati ed è in grado di rafforzare il rapporto con la controparte estera
- dispone di Export manager professionisti
- ha un approccio manageriale alle politiche commerciali e di sviluppo all’estero: tempo, dedizione, risorse umane specializzate, azioni internazionali, trasferte… per combinare qualità, orientamento ai risultati e convenienza
- offre formazione e affiancamento all’azienda e alla forza vendita per ottenere la massima comprensione del prodotto e della strategia commerciale
Se vuoi scoprire come vendere i tuoi prodotti all’estero, contattaci senza impegno scrivendo a business@globeitaly.com